
Il 17 maggio alle 17.30, presso l’Auditorium del Conservatoire de la Vallée d’Aoste, Paola Corti modera l’incontro “Per un lavoro fuori. Il lavoro in carcere e fuori dal carcere: una leva di riscatto”. Realizzato in collaborazione con la Casa circondariale di Brissogne, ci farà conoscere da vicino una realtà che noi tutti sappiamo esserci ma che tendiamo spesso a tenere a distanza, come qualcosa che non ci riguarda.
Il lavoro come riscatto, ma anche produttività e valore aggiunto per una società più inclusiva, che attraverso la pena mira anche alla rieducazione attraverso il lavoro: questo è il tema che la programmista e regista RAI Paola Corti affronterà grazie alle interviste di ex detenuti e imprenditori che ci hanno creduto.
Quattro diverse realtà con la stessa mission si confronteranno su diversi temi: responsabilità sociale, formazione, lavoro, ma soprattutto produttività del lavoro. Perché investire su un lavoratore che è stato per un periodo in detenzione? Quali sono i vantaggi, anche economici, ma soprattutto sociali del lavoro in carcere e fuori dal carcere?
Su queste tematiche si confronteranno Silvia Squarzino, Presidente di En.A.I.P. Vallée d’Aoste Cooperativa sociale che gestisce, all’interno della Casa Circondariale di Brissogne, il Panificio “Brutti e Buoni”, Ivan Rollandin, Responsabile sociale della Cooperativa sociale Mont-Fallère, che gestisce la lavanderia della Casa Circondariale, Fausto Uberto Bona, responsabile di un’unità produttiva di sartoria all’interno del carcere di Biella, e Antonio Franco, Presidente dell’Associazione Scugnizzi che, con il progetto Finché c’è pizza… c’è speranza, opera nell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida (NA) e la cui storia è raccontata anche nella celebre serie tv RAI “Mare fuori”.
Progetti importanti di successo imprenditoriale, a dimostrazione di come il binomio lavoro e carcere è realizzabile, in modo efficace e produttivo.
A seguire, gli imprenditori che lo desiderano potranno prenotare una visita presso la Casa Circondariale di Brissogne per visitare i laboratori di panetteria e lavanderia e conoscere i detenuti lavoratori.
Sono disponibili 100 posti. È richiesta la prenotazione.